28 Apr Con l’“Edipo Re” la settima arte al Parco Gondar verso nuovi orizzonti di pubblico
Con l’“Edipo Re” la settima arte al Parco Gondar verso nuovi orizzonti di pubblico
Il Teatro, una delle più alte forme dell’espressione umana, un momento di vita cittadina importantissimo nell’antichità. Gli scontri tra l’umano e il divino, le guerre, i problemi universali, la società: tutto confluiva all’interno di quest’arte, con la tragedia che mostrava l’uomo davanti al destino e davanti alle sue passioni e la commedia che con le sue feroci critiche alleviava le tensioni della giornata.
La settima arte, la recitazione, di cui gli antichi greci crearono la base, e che anche in Puglia ha trovato terreno fertile, sia nell’antichità che nei giorni nostri, grazie al Teatro Pubblico Pugliese e all’Apulia Film Commission.
Proprio queste due realtà sono spinta propulsiva verso una promozione del territorio del tutto nuova, con la diffusione della conoscenza del territorio e lo stimolo verso la multidisciplinarietà e l’utilizzo di linguaggi e strumenti diversi e innovativi per qualificare l’offerta e per attrarre, fidelizzare, qualificare nuovi pubblici.
Ed è questo l’obiettivo che ci si pone inserendo in un contesto inusuale per il Teatro come all’apparenza può essere il Parco Gondar una delle più conosciute a apprezzate tragedie greche, l’“Edipo Re” di Sofocle, riadattata in una suggestiva versione diurna da parte della compagnia teatrale Poieofolá – Costruzioni Teatrali, eccellenza pugliese nel campo delle rappresentazioni teatrali.
L’opera, attualizzata mantenendo la classicità, con l’inserimento della recitazione in metrica greca, in distici elegiaci e trimetri giambici, sui testi tradotti e adattati in italiano dal regista e attore Roberto Treglia, propone una chiave di lettura inconsueta e un allestimento “visionario”.
Edipo Re affronta gli aspetti più sensibili e imperscrutabili dell’essere umano, ingenuo, presuntuoso, incosciente, ben propenso a oltrepassare il limite del concesso, incurante del divenire e delle relazioni di causa-effetto conseguenti al “pàthei màthos”, al dolore come unico veicolo possibile della conoscenza, pur di riscattare la propria dignità.
L’azione dei personaggi si svolge in un ambiente scenografico in continua trasformazione e la recitazione è frammista al canto e alla danza. Gli “eroi” di EDIPO RE incarnano appieno il molteplice aspetto della natura umana e della grandezza spirituale, confrontandosi con l’inevitabile equilibrio di ordine cosmico esercitato dalla legge del fato secondo il principio del -μηδὲν ἄγαν-, mai eccedere.
Il cast è formato da artisti di tutte le età, provenienti da tutta Italia, di cui molti pugliesi. Tra gli interpreti anche due bambine salentine di 6 e 8 anni.
Parco Gondar si trasforma in un anfiteatro greco, per un coinvolgente continuum di letteratura e tragedia che sazieranno la fame degli amanti del teatro, di quello inusuale, di quello forte e imponente!
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